13 Giugno 2014, Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, Cesena
Musica ed economia. Niente di più diverso, a prima vista.
Comunemente si tende a considerare queste due discipline come appartenenti ad ambiti estranei, divergenti, inconciliabili: mentre la musica è proiettata sull’orizzonte della creatività, dell’istinto, del sentimento, l’economia viene confinata nel regno dei calcoli, delle costruzioni mentali, della razionalità. Eppure, a ben guardare, la separazione non è così netta: fare musica richiede una buona dose di ragionamento, ed è impossibile fare impresa senza passione ed inventiva.
Queste suggestioni hanno animato la conversazione con Pier Luigi Celli, imprenditore e saggista, Giuseppe Camerlingo, direttore d’orchestra, e Riccardo Mercurio, docente di organizzazione aziendale all’Università Federico II di Napoli. Sono intervenuti nel dibattito il Quartetto Cosarara proponendo brani di Franz Joseph Haydn, esempi preziosi di una musica che è al tempo stesso ingegno e fantasia.
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Riccardo Mercurio: L’arte ha la possibilità di creare valore?
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Enrico Orlando, primo violino del Quartetto Cosarara, racconta il pensiero, la volontà e l’azione nella musica di Haydn
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Il Quartetto Cosarara esegue il Quartetto op. 33 n. 5 di Franz Joseph Haydn
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